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Cultura della salute e sicurezza: Come ridurre gli infortuni

All’interno dei luoghi lavorativi, ma anche nella vita di tutti i giorni, è fondamentale promuovere una cultura della sicurezza e della consapevolezza.

Questa branca della cultura organizzativa ha la funzione di migliorare le percezioni dei rischi e di dirigere le scelte collettive per diminuire la possibilità di errore umano.

La cultura della sicurezza è il modo in cui tali policy e procedure vengono implementate nel luogo di lavoro. Questo sarà influenzato dalla cultura della sicurezza dell’organizzazione o del luogo di lavoro in primis, diventando un vero e proprio modo di lavorare.

Non si parla quindi solo di normative incluse nel TUSSL o di misure da adottare in azienda, ma di qualcosa di molto più complesso. Per questo si usa il termine cultura, per indicare la creazione di una mentalità del lavoro proiettata verso la sicurezza oltre che al profitto.

In questo articolo vedremo come si forma una cultura della sicurezza che aiuti a ridurre gli infortuni e garantisca la salute delle persone.

Se vuoi saperne di più, continua questa lettura. Per informazioni più specifiche invece, o per una consulenza su misura, visita il nostro sito. Un nostro esperto è pronto ad aiutarti per ogni questione sulla sicurezza nella tua azienda.

Che cosa si intende per cultura della sicurezza

Il termine cultura della sicurezza viene utilizzato per la prima volta nel documento “Summary Report on the Post-Accident Review Meeting on the Chernobyl Accident”. Questo passaggio fondamentale per la sicurezza sul lavoro è stato scritto nel 1986, a seguito del disastro di Chernobyl.

Qui la cultura della sicurezza viene descritta come:

“Quell’insieme di caratteristiche e attitudini in organizzazioni e individui che stabilisce che, come priorità assoluta, le questioni di sicurezza delle centrali nucleari ricevano l’attenzione giustificata dalla loro significatività.”

Si capisce fin dal principio che questa risorsa ha un potenziale enorme, perché va a impattare sull’elemento più imprevedibile della sicurezza sul lavoro: L’errore umano.

Così la questione cambia, non riguarda più solo le centrali nucleari, ma tutto il mondo del lavoro e anche la quotidianità delle persone.

Nel corso del tempo la cultura della sicurezza ha assunto un nuovo significato, più ampio e universalmente inclusivo. La commissione per la salute e la sicurezza del Regno Unito (HSC) ad esempio la definisce come:

“Il prodotto di valori, attitudini, percezioni, competenze e modelli di comportamento individuali e di gruppo che determinano l’impegno, lo stile e la competenza sulla/della gestione della salute e della sicurezza di un’organizzazione”.

Attributi principali di una solida cultura della salute

La cultura della salute può funzionare solo quando diventa uno stile di vita vero e proprio. La sicurezza non può continuare a essere vista come una spesa o un semplice adempimento delle leggi: sicurezza, produttività e benessere delle persone devono andare di pari passo.

Dunque per sviluppare una Cultura della Sicurezza sarà quantomeno necessario:

  • Agire sui comportamenti;
  • Smontare le cattive abitudini e favorire le buone prassi;
  • Stimolare la motivazione alla sicurezza.

Per poter ottenere questo è necessario che anche nei livelli gerarchici superiori ci sia un’effettiva sensibilità alla tematica. Deve esserci coerenza nel lavoro di prevenzione e formazione, non deve essere fine a se stesso. Inoltre le figure responsabili devono avere una volontà reale nel prodigarsi per il benessere dei propri collaboratori.

La parola d’ordine dovrebbe essere: “Il primo responsabile della mia sicurezza – e di quella dei miei colleghi – devo essere io”.

Ma come si ottengono questi risultati? Per cominciare, attraverso:

  • La formazione partecipata e periodica a tutti i livelli;
  • Il buon esempio dal punto di vista comportamentale, a partire dall’autorevolezza dei responsabili;
  • Una comunicazione formale ed informale coerente;
  • Un sistema efficace di premi e punizioni riguardanti la sicurezza.

Come si costruisce la cultura della sicurezza

Per fare in modo che la cultura della sicurezza diventi parte integrante di un’organizzazione ci vuole tempo. Anche se è un argomento strettamente correlato al sistema di gestione della sicurezza, non è possibile che attecchisca nel breve periodo.

Occorre uno sviluppo costante e continuativo associato a diversi fattori: storia aziendale, ambiente di lavoro, forza lavoro, pratiche di salute e sicurezza, leadership nella gestione e modo in cui la sicurezza viene affrontata nei suoi luoghi di lavoro.

Il sistema di gestione della sicurezza di un’organizzazione non va visto quindi come un insieme di documenti su policy aziendali e procedure gestionali “risposte su uno scaffale”. Sarà invece il modo in cui tali policy e procedure vengono implementate nel luogo di lavoro, che  influenzeranno la cultura della sicurezza dell’organizzazione o del luogo di lavoro.

E questo sarà possibile solo quando:

  • I lavoratori ritengano la direzione aziendale credibile;
  • Le parole della politica di sicurezza siano vissute nella quotidianità;
  • Le misure retributive previste stimolino i dirigenti e i preposti a livelli soddisfacenti d’impegno;
  • I lavoratori abbiano un ruolo nella risoluzione dei problemi e nel prendere decisioni;
  • Vi sia un alto grado di fiducia reciproca tra dirigenti e lavoratori;
  • Vi siano comunicazioni efficaci;
  • I lavoratori ricevano un riconoscimento positivo per lo svolgimento (da tutti i punti di vista) del loro lavoro.

La cultura della sicurezza nelle scuole

La scuola, ambiente di vita per gli alunni e ambiente di lavoro per gli insegnanti, è il luogo primario della prevenzione.

Qui la cultura della salute e della sicurezza può trovare un terreno fertile sul quale radicarsi e diventare patrimonio dell’individuo e del gruppo.

L’educazione scolastica è, infatti, determinante nell’impostare negli individui i comportamenti adeguati e gli stili di vita sani, oltre che nel favorire l’interiorizzazione delle regole e dei valori fondamentali di responsabilità sociale e civile.

Di fronte all’incremento del tasso di mortalità e malattia dovuto agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali, è fondamentale rivalutare il ruolo educativo e formativo della scuola.

Fornire gli strumenti culturali e le competenze relazionali utili all’inserimento in una futura realtà lavorativa e, in generale, nella società è il miglior punto di partenza.

 

Articolo a cura di Renato M.G. Sarlo

 

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Author: Giorgio Grimani
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