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Quali sono gli organi di vigilanza della sicurezza sul lavoro

Per garantire la tutela dei lavoratori nei luoghi di lavoro gli organi di vigilanza assumono un ruolo fondamentale nella tutela delle norme di igiene, salute e sicurezza.

In questo senso si esprime anche il D.Lgs. 81/08 che ha frantumato i ruoli precedentemente interpretati da pochi attori, riuscendo nel tentativo di coordinamento.

Si sono così definiti i compiti del comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza. Oltre che quelli di una commissione consuntiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro.

Questi due organi centrali comunicano con le varie ramificazioni tramite il SINP, il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione.

A questo punto entreranno in gioco le entità locali, che si occupano di monitorare la situazione da vicino e agire autonomamente.

Le principali mansioni sono ricoperte principalmente da 4 istituzioni:

  • INAIL
  • INL
  • VVFF
  • ASL regionali

In questo circuito poi rientrano anche IPSEMA e gli organismi paritetici oltre ovviamente agli enti di Patronato.

Ognuna di queste realtà è essenziale e ricopre un ruolo specifico ed essenziale.

Ma quale lavoro svolgono gli organi di controllo nel contesto del Sistema Sanitario Nazionale di preciso?

Vediamolo insieme.

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INAIL

Quando si dice organi di vigilanza sulla sicurezza, la prima parola che viene in mente potrebbe essere “infortunio” e infortunio significa INAIL. L’ente nazionale per gli infortuni sul lavoro è effettivamente uno degli istituti centrali nella vigilanza e nel controllo.

Nello specifico esso si occupa di:

  • Ricevere e prendere in carico le denunce di infortunio e malattia professionale;
  • Si interessa della conformità delle strutture, oltre che delle attrezzature a disposizione dei lavoratori;
  • Monitorare e sorvegliare le aziende dove il rischio è particolarmente rilevante.

L’INAIL infine svolge anche un utilissimo lavoro divulgativo e informativo, oltre ovviamente alla funzione previdenziale.

INL

Quando il gioco si fa duro gli organi di vigilanza possono sempre contare sul lavoro dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Questo apparato agisce potendo contare su una propria autonomia organizzativa e contabile, esercitando una scrupolosa attività ispettiva sul territorio.

Le sue attività sono tuttavia regolamentate dal Decreto del Presidente della Repubblica n.109 del 26 maggio 2016, nella disciplina dello statuto dell’Ispettorato.

E quindi cosa può fare l’INL?

È presto detto, vigila, coordina e gestisce i controlli in materia di:

  • Supervisione delle condizioni di lavoro;
  • Controllo dei flussi contributivi;
  • Richiesta delle documentazioni assicurative;
  • Tutela della legislazione sociale;
  • Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nei limiti delle competenze attribuite al personale ispettivo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, come stabilito dal Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. Personale ispettivo del Ministero del lavoro (DPL) nel quadro del coordinamento territoriale di cui all’art. 7 (con ASL)

Può agire inoltre in altre tematiche rilevanti, che richiedono un alto grado di competenze per essere salvaguardate.

Come per esempio quando si parla di radio protezione, lavoratrici madri, minori e apprendisti o lavori notturni o ad alto rischio.

Vigili del Fuoco

Il Comando dei Vigili del Fuoco è un’istituzione che vede nella vigilanza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro solo un’attività secondaria, ma comunque di rilevante importanza.

Deve assicurarsi che vengano applicate in maniera corretta le disposizioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro con particolare riferimento alla prevenzione degli incendi.

Il soccorso pubblico e l’estinzione degli incendi rimane comunque l’attività principale dei VVFF, dove sono altrettanto, anzi ancora più, importanti.

Ma in questo ambito il loro contributo è mirato a:

  • Prevenire l’insorgere di incendi nei luoghi di lavoro;
  • Prevenire la formazione e l’innesco di miscele esplosive nei luoghi di lavoro;
  • Assicurare le condizioni per un rapido e sicuro allontanamento dei lavoratori in caso di pericolo d’incendio e/o esplosione;
  • Verificare che ci sia il Certificato di Prevenzione Incendi;
  • Assistere le imprese (Come si evince dell’Art.46 del TUSSL, che prevede la creazione nuclei specializzati per favorire il miglioramento dei livelli di sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro.

Asl

Ogni sistema che si rispetti deve avere un team di esperti che vigilino sull’applicazione della legislazione in materia. Quando si parla di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro quel ruolo è ricoperto dalle ASL o Aziende Sanitarie Locali.

Tra i compiti rivestiti da questo ente troviamo:

  • Individuare e controllare i fattori di rischio all’interno dei luoghi di lavoro;
  • Sorvegliare sulla salute dei lavoratori;
  • Verificare la conformità dei requisiti dei diversi luoghi di lavoro in base a normative specifiche;
  • Vigilare su macchine, fabbricati, impianti e mezzi di protezione presenti nei luoghi di lavoro.

All’interno del sistema sanitario locale agiscono diverse figure, come il Medico del lavoro, l’assistente sanitario e il tecnico della prevenzione.

Sono tre figure differenti ma egualmente importanti, che si occupano di:

  • Prevenire gli infortuni e le malattie professionali;
  • Salvaguardare l’igiene e la medicina del lavoro;
  • Vigilare tutti i settori produttivi, prendendo notizia dei reati direttamente oppure grazie al supporto di altri Enti;
  • Valutare le conseguenze quali la sospensione delle attività coinvolte, il sequestro dell’immobile nei casi più gravi e la ricerca degli autori del reato.

 

Articolo a cura di Renato M.G. Sarlo

 

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Author: Giorgio Grimani
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