Impianti di messa a terra: Importanza, verifiche e normative per le aziende

Gli impianti di messa a terra sono un elemento cruciale per garantire la sicurezza elettrica negli ambienti di lavoro. Questi sistemi sono progettati per proteggere le persone e le strutture da potenziali pericoli legati all’elettricità, come scosse elettriche o incendi causati da dispersioni di corrente. La corretta installazione e manutenzione degli impianti di messa a terra sono prassi fondamentali per ridurre al minimo i rischi, e in Italia, la loro gestione è regolata da normative precise, tra cui il famoso Decreto Legislativo 81/08. In questo articolo, esploreremo l’importanza degli impianti di messa a terra, le procedure per la loro verifica e ciò che prevede la normativa sulla sicurezza sul lavoro in merito.

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Cosa sono gli impianti di messa a terra?

Gli impianti di messa a terra sono sistemi progettati per prevenire incidenti elettrici e danni dovuti da dispersioni di corrente, deviando la stessa verso il terreno in caso di guasti o malfunzionamenti. Questo sistema crea un percorso a bassa resistenza che permette alla corrente di dispersione di fluire in modo sicuro, evitando che possa attraversare il corpo umano o causare danni alle strutture.

Un impianto di messa a terra è costituito da una serie di componenti, tra cui:

  • Elettrodi di messa a terra: questi sono conduttori metallici, spesso in rame, che vengono infissi nel terreno.
  • Conduttori di terra: cavi che collegano l’elettrodo di messa a terra agli impianti elettrici.
  • Collettori e giunzioni: che permettono di collegare più componenti del sistema tra loro.

La funzione primaria di un impianto di messa a terra è proteggere le persone e le apparecchiature da tensioni di contatto e di passo, che si possono verificare in caso di guasti dell’isolamento elettrico.

Perché gli impianti di messa a terra sono fondamentali in azienda

La sicurezza sul lavoro è un aspetto cruciale in ogni ambiente professionale, e gli impianti di messa a terra giocano un ruolo chiave nel garantire che i lavoratori siano protetti dai rischi elettrici. Il pericolo di non possedere un adeguato impianto di messa a terra è che le correnti di dispersione potrebbero percorrere percorsi non sicuri, con conseguenti pericoli di scosse elettriche per chiunque entri in contatto con apparecchiature malfunzionanti o strutture metalliche.

Un altro rischio associato alla mancanza di un impianto di messa a terra efficiente è l’incendio. Le correnti di dispersione, se non gestite correttamente, possono surriscaldare i cavi o altre componenti elettriche, causando incendi che potrebbero mettere in pericolo la vita delle persone e danneggiare gravemente le strutture.

La verifica degli impianti di messa a terra

La verifica degli impianti di messa a terra è una procedura essenziale per assicurarsi che il sistema funzioni correttamente e continui a offrire la protezione necessaria. La normativa italiana parla chiaro e impone che queste verifiche vengano effettuate periodicamente, con l’obiettivo di identificare e correggere tempestivamente eventuali anomalie.

Le verifiche devono essere eseguite da personale qualificato e seguono un protocollo specifico che include:

  • Misura della resistenza di terra: per assicurarsi che l’impianto di messa a terra abbia una resistenza sufficientemente bassa per garantire il passaggio della corrente in caso di necessità.
  • Ispezione visiva: per identificare eventuali segni di usura, corrosione o danni ai componenti dell’impianto.
  • Test di continuità dei conduttori di terra: per verificare che non ci siano interruzioni o aumenti di resistenza che potrebbero compromettere l’efficacia del sistema.

La frequenza delle verifiche dipende dal tipo di impianto e dalle condizioni ambientali in cui esso opera. Tuttavia, è comune che la normativa richieda almeno una verifica ogni due o cinque anni, in funzione del contesto specifico.

Decreto Legislativo 81/08 e gli impianti di messa a terra

Il Decreto Legislativo 81/08, noto anche come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, è il principale riferimento normativo in Italia per quanto riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo decreto stabilisce le responsabilità dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei tecnici qualificati in relazione alla sicurezza elettrica, compresa l’installazione e la manutenzione degli impianti di messa a terra.

Secondo l’81/08, il datore di lavoro ha l’obbligo di:

  • Assicurare la presenza di un impianto di messa a terra conforme alle normative vigenti.
  • Garantire che l’impianto sia sottoposto a verifiche periodiche da parte di tecnici qualificati.
  • Tenere un registro delle verifiche effettuate e degli interventi di manutenzione.

In caso di incidenti legati a un impianto di messa a terra non conforme o non verificato, il datore di lavoro potrebbe essere ritenuto responsabile e soggetto a sanzioni severe, compreso il rischio di procedimenti penali.

L’81/08 prevede inoltre che i lavoratori siano adeguatamente formati e informati sui rischi elettrici presenti nel loro ambiente di lavoro e sulle misure di prevenzione, compreso l’uso degli impianti di messa a terra.

La manutenzione degli Impianti di Messa a Terra

Oltre alle verifiche periodiche, è fondamentale che gli impianti di messa a terra siano sottoposti a una regolare manutenzione per garantire la loro efficacia nel tempo. La manutenzione include:

  • Sostituzione di componenti usurati o danneggiati.
  • Pulizia dei collegamenti e dei conduttori per prevenire la corrosione.
  • Aggiornamento dell’impianto in caso di modifiche strutturali o aumenti significativi del carico elettrico.

Una manutenzione inadeguata può compromettere l’efficacia dell’impianto, aumentando il rischio di incidenti elettrici. È quindi essenziale che i datori di lavoro prendano sul serio questo aspetto e investano nelle attività di manutenzione necessarie.

Gli impianti di messa a terra sono un elemento fondamentale per la sicurezza elettrica in qualsiasi ambiente di lavoro. La loro corretta installazione, verifica e manutenzione sono essenziali per proteggere le persone e le strutture dai pericoli associati all’elettricità. Il rispetto delle normative, in particolare del Decreto Legislativo 81/08, è indispensabile per garantire un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle leggi italiane. Investire nella sicurezza elettrica non è solo un obbligo legale, ma un dovere morale verso i propri lavoratori e la comunità.

 

Articolo a cura di Giorgio Galizia

 

 

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Author: Giorgio Grimani
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