- 7 Dicembre 2022
- Posted by: Giorgio Grimani
- Categoria: Formazione, Senza categoria, Sicurezza
In Italia il settore tessile è una parte molto importante del tessuto produttivo del Paese, per questo è opportuno prestare la giusta attenzione alla sicurezza. I sistemi di gestione adottati per tutelare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro sono fondamentali specialmente nell’ultimo periodo, dove gli infortuni sono aumentati.
Con settore Tessile si intende il tipico ciclo produttivo di un’azienda tessile, che comprende:
- Ideazione del modello
- Orditura
- Torcitura
- Tessitura
- Finissaggio (tintura, candeggio, stampa e ricamo)
A queste seguono poi il confezionamento, la stiratura, la pulitura e lo stoccaggio in magazzino.
Ognuno di questi passaggi prevede l’utilizzo di macchinari, strumenti e sostanze specifici per la produzione, i quali rappresentano una fonte di pericolo per i lavoratori.
Per questo occorre avere ben chiare le misure di protezione e prevenzione e applicarle correttamente in ogni ciclo produttivo, come vedremo in questo articolo.
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Gli obblighi del Datore di Lavoro nel settore tessile
Come accade per ogni settore produttivo anche nel tessile la sicurezza dei lavoratori è responsabilità del datore di lavoro. Questo detiene poteri di spesa e decisionali e quindi deve agire da buon padre di famiglia per evitare tra le altre cose di intercorrere in sanzioni.
Con riferimento ai macchinari messi a disposizione dei lavoratori il D.Lgs 81/08 si esprime nell’articolo 71 in questi termini:
“Il datore di lavoro metta a disposizione dei lavoratori attrezzature conformi ai requisiti di sicurezza dettati dal precedente articolo 70, e idonee ai fini della salute e sicurezza e adeguate al lavoro da svolgere o adottare a tali scopi che devono essere utilizzate conformemente alle disposizioni legislative di recepimento delle Direttive comunitarie”.
I Compiti del DdL sono:
- verificare le caratteristiche del tipo di lavoro da svolgere, le condizioni dell’ambiente di lavoro, i rischi in esso presenti e derivanti dall’impiego dell’attrezzatura.
- Provvedere al posizionamento, all’istallazione e all’utilizzo secondo le istruzioni d’uso.
- Assicurare l’opportuna manutenzione dei macchinari.
- Dotare i lavoratori dei DPI necessari.
- Informare, formare e addestrare il personale verificandone il grado di apprendimento e garantendo un costante aggiornamento sulle nuove competenze e procedure.
Rischi e pericoli per la sicurezza nel settore tessile
I maggiori rischi da tenere in considerazione per tutelare la sicurezza dei lavoratori del settore tessile riguarda l’utilizzo dei macchinari e dei prodotti.
Possiamo trovare in questo caso 3 grandi aree a cui fare riferimento, ovvero:
- Rischi di natura chimica
- Rischi di natura meccanica
- Rischi di natura ergonomica
Rischi di natura chimica
I rischi di natura chimica rappresentano un pericolo per i lavoratori in due diverse modalità. In primo luogo per la sicurezza (incendi, esplosioni, corrosività, ustioni), ma anche per la salute, in seguito a esposizione a sostanza tossiche o nocive.
Nel secondo caso i rischi legati all’area chimica i lavoratori sono esposti a due fattori cruciali:
- Ingestione o contatto cutaneo, durante le fasi di manipolazione delle sostanze e dei preparati chimici;
- Inalazione, a causa delle emissioni provenienti sia dagli impianti che dalle linee di lavorazione. Questi sono dispersi nell’aria sotto forma di polveri, fumi, gas e vapori.
Rischi di natura meccanica
I rischi di natura meccanica sono provocati nella maggior parte dei casi da parti dei macchinari o pezzi di lavorazione. È l’insieme di tutti i fattori fisici che possono causare lesioni di parti meccaniche, utensili, materiali solidi o liquidi che possono investire i lavoratori.
Le principali forme di pericolo di questo tipo sono:
- schiacciamento
- cesoiamento
- taglio
- impiglio
- trascinamento
- urto
- perforazione
- abrasione
Queste possono essere causate da elementi taglienti piuttosto che da spigoli vivi o pezzi di lavorazione dalla forma aguzza anche se sono immobili. Altre volte invece può condizionare il pericolo la cinetica a cui le parti sono sottoposte, come il movimento, la gravità di caduta, la velocità con cui si spostano le componenti o a causa di inciampo o scivolamento.
Rischi di natura ergonomica
Per quanto riguarda i rischi di natura ergonomica le principali attenzioni da prestare per mantenere la sicurezza nel settore tessile riguardano il metodo di lavoro.
Posizioni errate, piuttosto che sforzi eccessivi o ripetitivi possono causare scompensi muscolo-scheletrici. La ripetitività prima di tutto è un fattore che può portare a un calo dell’attenzione e a uno scarso impegno mentale, aumentando il pericolo.
Infine vanno anche presi in considerazione i rischi ergonomici ambientali con particolare attenzione al rumore, temperatura e areazione degli spazi.
Articolo a cura di Renato M.G. Sarlo
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