- 30 Gennaio 2022
- Posted by: Giorgio Grimani
- Categoria: Senza categoria, Sicurezza

Molti si chiedono cosa sia lo Stress Lavoro Correlato. In genere si identifica come una risposta generale dall’organismo a qualsiasi richiesta proveniente dall’ ambiente esterno, che talvolta scatena manifestazioni psicosomatiche.
Queste sollecitazioni possono essere di tipo
- sociale-relazionale, quindi causate da litigi e aggressioni.
- Psicofisico e derivare da pressione emotiva e carenza di sonno.
- Organizzativo-lavorativo, se il lavoratore è sottoposto a eccessive responsabilità.
Non è una malattia, ma è un’esposizione prolungata a sollecitazioni eccessive e può causare problemi di salute fisica o psicofisica anche gravi.
Cos’è lo Stress Lavoro correlato
Secondo l’Accordo Europeo sullo Stress Lavoro Correlato del 2004, lo stress è:
“Una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro”.
Lo stress lavoro-correlato pertanto può interessare potenzialmente ogni luogo di lavoro e ogni lavoratore in quanto causato da aspetti diversi connessi con l’organizzazione e l’ambiente di lavoro.
In Italia, il vigente quadro normativo, costituito dal d.lgs. 81/2008 e s.m.i., obbliga i datori di lavoro a valutare e gestire il rischio stress lavoro-correlato al pari di tutti gli altri rischi.
Riconoscere lo Stress Lavoro Correlato
Nel novembre del 2010 la Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro ha elaborato le indicazioni necessarie alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato.
Si è individuato un percorso metodologico che rappresenta il livello minimo di attuazione dell’obbligo.
Il metodo proposto offre alle aziende strumenti validati e risorse specifiche.
Queste potranno orientarsi, seguendo un approccio sostenibile ed integrato, articolato per fasi, che prevede il coinvolgimento delle figure della prevenzione e dei lavoratori.
L’obiettivo principale della valutazione del rischio stress lavoro-correlato concerne l’identificazione di eventuali criticità relative a quei fattori di:
- Contenuto del lavoro (carico di lavoro, orario, pianificazione dei compiti, ecc.)
- Contesto del lavoro (ruolo, autonomia decisionale, rapporti interpersonali, ecc.) presenti in ogni tipologia di azienda e organizzazione.
Successivamente, partendo dall’analisi dettagliata delle criticità emerse, si prosegue implementando un’adeguata gestione del rischio.
In questo modo si consente di migliorare le condizioni di lavoro e dei livelli di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, impattando positivamente sulla competitività delle aziende e sulla qualità dei prodotti e dei servizi erogati.
Chi è più esposto allo Stress Lavoro Correlato?
Ogni attività lavorativa può presentare una componente di stress.
Il processo di valutazione del rischio parte dall’identificazione delle fonti di stress nell’ambiente di lavoro.
Questo processo avviene attraverso l’utilizzo di opportuni indicatori suddivisi tra:
- Quelli relativi al contesto lavorativo
- Quelli riconducibili invece al vero e proprio contenuto del lavoro.
Gli indicatori del contesto lavorativo
Tra i primi risultano essere fonti di stress particolarmente significative gli ambiti legati a:
- Cultura e funzione organizzativa (problemi legati alla comunicazione, scarsi livelli di sostegno e assenza di obbiettivi professionali);
- Ambiguità nella definizione della carriera professionale e del ruolo all’interno dell’azienda;
- Mancanza di autonomia relativamente alle responsabilità assegnate e a difficoltà nel gestire rapporti interpersonali sul luogo di lavoro.
Gli indicatori del contenuto del lavoro
Per quando riguarda invece il contenuto del lavoro, le fonti di stress possono derivare da:
- Orari di lavoro particolarmente pesanti, anche per esempio sui turni;
- A carichi di lavoro eccessivi;
- A organizzazione del lavoro inadeguata rispetto alle competenze professionali;
- A carenze infrastrutturali del luogo di lavoro, come ad esempio scarsa illuminazione, temperature disagevoli, scarse condizioni igieniche, spazi insufficienti.
Le categorie più soggette a Stress Lavoro Correlato
Alcune delle categorie professionali più interessate dallo Stress Lavoro Correlato sono, a titolo di esempio, le seguenti, per le quali vengono brevemente elencate le principali e potenziali fonti di stress:
- Medici: sottoposti a forte responsabilità legate ad eventuali decisioni sbagliate che possono avere effetti anche gravi sulla salute delle persone;
- Infermieri: elevato rischio del fenomeno da Burn-Out come causale eziologica di stress da lavoro correlato;
- Polizia: soprattutto il personale operativo esposto a rischi quotidiani di aggressione ed esposti a situazioni di disagio sociale con potenziale impatto psicologico molto significativo;
- Assistenti Sociali: anche in questa professione è elevato il rischio della sindrome da BurnOut, associata all’esposizione a fenomeni di disagio sociale e familiare; da cui la sensazione di sentirsi inefficaci;
- Insegnanti: forte esposizione a stress da divario generazionale, con difficoltà a relazionarsi con un elevato ed eterogeneo numero di studenti in età giovanile;
- Autotrasportatori: stress legato a condizioni di lavoro particolarmente difficili, orari di lavoro, distanza da casa, responsabilità nel rispetto delle tempistiche (soprattutto per i privati).
Per queste attività sono previste delle specifiche norme per contenere lo stress e prevenirne i rischi quali per esempio rigorose indicazioni di orari e turni, riposi obbligatori e altro ancora.
Come un lavoratore può provare lo Stress Lavoro Correlato
La maggior parte delle volte capita che lo Stress Lavoro Correlato insorga in situazioni di silenzio volontario. La natura lenta di questa malattia professionale è causata da un reiterato disturbo non manifestato.
Nel caso i cui un lavoratore ritenga di manifestare sintomi come ansia, depressione, demotivazione, avrà l’onere di descrivere e dimostrare cosa li ha provocati.
I fatti, i comportamenti e le omissioni del datore di lavoro, al fine di dimostrare i danni alla salute da essi provocati dovranno essere portati alla luce.
Spetterà invece al datore di lavoro dimostrare di avere preso tutte le misure adeguate per contenere i fattori di Stress Lavoro Correlato in base agli obblighi di tutela stabiliti dalla legge.
Per tutelarsi, in entrambi i casi, tenere un diario delle attività e svolgere una descrizione dei fattori che si ritengono “stressogeni”. Conservare tale documentazione scritta, fotografica e telefonica, che sia essa in formato testo o audio.
Per avere un sostegno il lavoratore può rivolgersi a:
- un avvocato giuslavorista
- un sindacato
- alle figure della sicurezza presenti in azienda come RSPP o RLS
- uno sportello di ascolto
- uno psicologo o uno specialista in ambito clinico
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Articolo a cura di Renato M.G. Sarlo