Abc della Sicurezza sul lavoro nel settore sanitario e ospedaliero

Quando si parla di prevenzione e tutela della salute sul luogo di lavoro si fa riferimento sia alle norme generali da applicare che a quelle specifiche. Ogni tipologia di impiego porta con sé rischi differenti a cui occorre apporre le giuste contromisure per azzerarli.

Nel caso della sicurezza nel settore sanitario i rischi principali da cui bisogna proteggersi sono:

  • rischi biologici: esposizione ad agenti biologici come gli agenti patogeni trasmessi per via ematica e i microrganismi infettivi
  • rischi chimici: derivanti dai farmaci, ad esempio quelli utilizzati nel trattamento del cancro;
  • rischi fisici: rumore, scivolamenti, inciampi e cadute, e radiazioni ionizzanti;
  • rischi ergonomici: sollevamento durante la movimentazione dei pazienti;
  • rischi psicosociali: la violenza e le molestie da parte di terzi, l’esposizione a eventi traumatici, l’elevato carico di lavoro, l’avere a che fare con malati terminali, la necessità di svolgere più compiti, il lavoro a turni, il lavoro in solitario, il burnout, il mobbing,…

In questo articolo vedremo tutto ciò che occorre sapere per la sicurezza nel settore sanitario e come agire nello specifico.

Per informazioni più specifiche invece, o per una consulenza su misura, visita il nostro sito. Un nostro esperto è pronto ad aiutarti per ogni questione sulla sicurezza nella tua azienda.

Quali realtà comprende il settore sanitario e ospedaliero

La sicurezza sul lavoro nel settore sanitario e ospedaliero comprende anche le strutture che operano nel socio-assistenziale. Questo settore nello specifico è parte chiave per poter garantire e preservare la salute e il benessere dei cittadini e dei lavoratori.

Una percentuale significativa di questi lavoratori opera negli ospedali, ma il personale lavora anche in altri ambiti lavorativi come:

  • case di cura e di riposo,
  • studi medici,
  • varie aree di attività legate alla salute,
  • le stesse case dei pazienti.

I rischi per la sicurezza nel settore sanitario e ospedaliero

Uno degli aspetti che più caratterizza la sicurezza nel settore sanitario è sicuramente la maggior consapevolezza che gli operatori hanno della materia rispetto ad altri settori.

Tra i rischi maggiori che si riscontrano ci sono tuttavia quelli ergonomici. Questi sono dovuti a

  • movimenti ripetitivi delle mani e delle braccia,
  • la seduta prolungata
  • il sollevamento o lo spostamento di persone o di carichi pesanti.

Questi possono causare disturbi muscolo-scheletrici (DMS) in generale e dolori alla schiena in particolare. Nonostante siano presenti in tutti i settori, nel caso del settore sanitario il rischio rilevato è maggiore.

Questo vale tra l’altro anche per i rischi da sostanze chimiche o biologiche.

Passando invece ai rischi di natura psicosociale il rischio più significativo si trova nel dover avere a che fare con pazienti difficili. Atri problemi significativi possono essere la pressione del tempo, le molestie e la violenza sul posto di lavoro. Per non parlare dei livelli di stress, che aumentano incredibilmente a causa della natura stessa dell’ambiente lavorativo in questione.

Malattie professionali del settore sanitario

Le malattie professionali che colpiscono gli operatori del settore sanitario con maggiore frequenza riguardano l’apparato muscolo-scheletrico.

Il sostegno, il sollevamento, il trasferimento e il riposizionamento del paziente sono operazioni che espongono gli operatori sanitari ad un alto rischio di lesioni dorso-lombari o più in generale di disturbi muscolo- scheletrici.

Ci sono numerosi fattori che mettono a rischio gli operatori sanitari e che rendono difficile l’adozione di una postura corretta.

Alcuni sono legati al paziente, ‘carico’ instabile e complesso da spostare. Altri all’ambiente di lavoro, che spesso costringe ad operare a ritmi intensi, in posizioni difficili, facendo torsioni per l’impossibilità di adottare una posizione ergonomica. In questo inoltre incide anche la mancanza di spazi adeguati in cui operare.

Valutazione rischi settore sanitario

Come la logica suggerisce per tutelare la sicurezza nel settore sanitario è fondamentale eseguire la valutazione dei rischi focalizzandosi su quelli da movimentazione.

Gli ausili meccanici, quali i sollevatori sono di grande utilità ma purtroppo, ancora oggi, non disponibili in tutti i contesti.

Per ovviare a questa mancanza si possono anche utilizzare attrezzature che aiutano negli spostamenti dei pazienti. In questo modo si riducono le sollecitazioni meccaniche per il rachide dell’operatore.

Queste sono definite ausili minori, e sono per esempio:

  • teli ad alto scorrimento,
  • tavole a rullo,
  • dischi girevoli,
  • cinture ergonomiche,
  • trapezi.

Inoltre, è fondamentale valutare e scegliere bene la migliore tecnica di movimentazione in funzione delle caratteristiche del paziente. Occorre prestare particolare attenzione a: peso, capacità del soggetto di collaborare nel movimento, condizioni mediche.

Se invece guardiamo agli altri tipi di rischio connessi alla sicurezza nel settore sanitario, si attuano principalmente misure precauzionali per le patologie trasmissibili per contatto.

In questo caso si provvederà all’uso di DPI e buone norme, nello specifico di guanti e lavaggio delle mani, uso di camici e copricapo.

Infine occorrerà studiare e applicare elementi di prevenzione dello stress e del burnout. Come per esempio:

  • interventi di promozione della salute nei luoghi di lavoro,
  • riduzione del sovraccarico orario,
  • miglioramento della comunicazione
  • gestione dei rapporti interpersonali.

Mentre le strategie focalizzate alla persona prevedono il rafforzamento delle risorse individuali, per aumentare la capacità di gestione dello stress e il miglioramento delle dinamiche relazionali.

Come migliorare la sicurezza nel settore sanitario e ospedaliero

Per riuscire a migliorare la sicurezza nel settore sanitario occorre una valutazione accurata e un monitoraggio continuo.

Per rendere questo compito meno difficile abbiamo preparato 8 consigli che potrebbero tornare utili:

  1. Riconoscere i rischi psicosociali sul posto di lavoro, soprattutto dopo la pandemia da COVID-19;
  2. la meccanizzazione e la digitalizzazione possono svolgere un ruolo importante nel mitigare i rischi ergonomici nel settore;
  3. mitigazione del rischio in caso di stress, bullismo, molestie, abusi e minacce da parte di soggetti esterni;
  4. la formazione e la sensibilizzazione sono uno strumento vitale per ridurre i rischi, sia per i dipendenti che per i dirigenti;
  5. discutere le questioni inerenti la salute e la sicurezza, sia tra i dirigenti che con i rappresentanti dei lavoratori;
  6. è fondamentale che gli esempi di buone prassi siano disponibili per tutti, il che significa che sarebbe consigliabile la traduzione;
  7. il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori e dei dipendenti nella gestione della SSL e nella valutazione dei rischi;
  8. il settore sanitario e dell’assistenza sociale ha indubbiamente sofferto molto in relazione alla pandemia da COVID-19. Tuttavia quanto avvenuto potrebbe essere utilizzato per migliorare la SSL nel settore.

 

 

Articolo a cura di Renato M.G. Sarlo

 

 

Per altre utili informazioni per la sicurezza nella tua azienda visita il nostro sito, noi di Grimani Consulenze abbiamo servizi dedicati ad ogni esigenza.

Sei già iscritto alla nostra Newsletter? Compila il form qui sotto per non perdere tutti i nostri aggiornamenti.

 



Author: Giorgio Grimani
Aiuto le imprese ad evitare sanzioni dagli enti di controllo tecnici | QHSE | RSPP | DPO

Lascia un commento