Duvri: Cos’è, chi lo redige e quando è obbligatorio

Nel campo della sicurezza sul lavoro non esistono solo rischi generali e specifici, ma anche i “rischi da interferenza”, motivo per cui nasce il DUVRI.

È un documento atto alla valutazione dei rischi, proprio come il DVR, che entra in gioco quando più realtà operano nello stesso progetto.

La sua regolamentazione è espressa, così come la sua definizione, nel Testo Unico sulla Sicurezza, che ne spiega l’importanza e l’attuazione.

Ma cos’è nello specifico il DUVRI e quando deve essere redatto?

In questo articolo capiremo come è composto e a cosa serve, inoltre vedremo nello specifico le figure responsabili della sua stesura e i casi in cui è previsto.

Per informazioni più specifiche invece, o per una consulenza su misura, visita il nostro sito. Un nostro esperto è pronto ad aiutarti per ogni questione sulla sicurezza nella tua azienda.

Cos’è il Duvri e quali sono i suoi contenuti

Il DUVRI è indicato nell’art 26 del D.Lgs. 81/08, che lo definisce come “Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza”.

Si intendono come “rischi da interferenza” tutti quei rischi che sorgono nell’esecuzione di contratti per lavori, servizi e forniture, dovuti alla presenza di una ditta esterna. In questi casi infatti si instaurano situazioni più complicate che appunto interferiscono in quanto sorgono “rischi aggiuntivi” rispetto ai normali rischi presenti.

Nel caso servisse un modello da usare come esempio per la compilazione del DUVRI è possibile scaricare un modello Word direttamente dal sito di INAIL. Oppure consultare nella Bacheca del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione INAIL Ricerca la “ Guida per la compilazione del DUVRI”.

In questo modo si può avere una traccia per la stesura del documento unico per la valutazione rischi da interferenze.

All’interno del DUVRI troviamo informazioni specifiche, che sono divide in 7 parti:

  1. Informazioni generali;
  2. Griglia per l’inserimento delle informazioni riguardo la committenza;
  3. Aree di lavoro, fasi di lavoro, rischi specifici e convenzionali;
  4. Valutazione dei rischi da interferenze, composta da due tabelle tra loro alternative;
  5. Parte informativa dei rischi e delle regole vigenti in materia di sicurezza;
  6. Dati della ditta che risponde alla richiesta di offerta;
  7. Schema utile alla stesura del verbale di riunione e coordinamento.

Chi redige il Duvri

Sempre nell’art.26 del Testo Unico viene indicata la figura incaricata della redazione del DUVRI, ovvero il datore di lavoro committente. Quest’ultimo infatti è responsabile della collaborazione e del coordinamento tra le imprese appaltatrici. In ogni caso, ai fini dell’affidamento del contratto, deve essere redatto da chi detiene potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell’appalto specifico.

Per la redazione del DUVRI la normativa non richiede alcuna professionalità o competenza specifica. Infatti, pur rientrando tra gli obblighi del datore di lavoro, il DUVRI può essere redatto anche da terzi.

È importante ricordare che in caso di delega, per esempio a un Dirigente per la Sicurezza sul Lavoro, ci dovrà essere la sua firma al termine della redazione.

All’interno del Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza l’incaricato dell’elaborazione individua tutte le misure preventive e protettive da adottare per eliminare. Oppure, nel caso in cui non ci fosse questa possibilità, dovrà perlomeno limitare al massimo i rischi interferenti sul luogo di lavoro. Ma non solo, dovrà inoltre fornire le informazioni sui rischi specifici propri della sua realtà aziendale.

La mancata compilazione del DUVRI rende nullo il contratto di appalto.

Quando è obbligatorio

Il comma 3, riferito sempre all’art. 26 del D.Lgs. 81/08, reca le direttive in materia di “Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione”. Al fine di prevenire, eliminare o ridurre al minimo i rischi derivati dall’interferenza viene qui indicato l’obbligo di redigere il DUVRI in determinate situazioni.

Nello specifico:

“L’obbligo di redigere il DUVRI scatta quando il Datore di lavoro di un’azienda committente affida lo svolgimento di lavori o servizi all’interno del proprio luogo di lavoro ad un’impresa appaltatrice o lavoratori autonomi.

In questo preciso contesto si sviluppano determinate condotte che tutti i componenti dell’impresa committente, e di quella appaltatrice, dovranno rispettare, ovvero:

  • Collaborare per attuare misure preventive e protettive relative ai rischi propri dell’attività lavorativa oggetto dell’appalto;
  • Coordinare interventi preventivi e protettivi, informandosi reciprocamente sui rischi dovuti alla concomitanza dei lavori.

Il DUVRI, una volta terminata la sua redazione, dovrà essere allegato al contratto di appalto o di opera.

Quando non è obbligatorio

Ci sono poi casi in cui la redazione del DUVRI non è obbligatoria. Questi casi sono stati introdotti con lo sviluppo della normativa sulla sicurezza e sono riportati nel Testo Unico.

Di seguito i casi in cui non è obbligatorio redigere il DUVRI:

  • Lavori o servizi la cui durata non sia superiore a cinque uomini-giorno, qualora non si tratti di mansioni ad alto rischio (ovvero dove è presente l’elevato pericolo di incendi o la presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici particolarmente dannosi, o dalla presenza di rischi particolari riportati nell’Allegato XI al Testo Unico);
  • Appalti di servizi di natura intellettuale;
  • Se è presente il Piano di Sicurezza in fase di Coordinamento (questo riguarda solo i cantieri);
  • Mere forniture di materiali o attrezzature;
  • Attività che presentano un basso rischio d’infortunio per ambo le parti (a patto che sia presente un coordinatore qualificato).

Differenze tra Duvri e DVR

Per risolvere i dubbi una volta per tutte chiariamo la sostanziale differenza che c’è tra DUVRI e DVR.

IL DUVRI è un documento finalizzato esclusivamente a un’attività svolta contemporaneamente tra due aziende. Lo si troverà quindi all’interno di un contratto di appalto, di opera o somministrazione.

Il DVR invece è un documento di valutazione dei rischi che riguarda ogni singola azienda.

Inoltre:

  • La redazione del DVR è sempre di competenza del Datore di Lavoro dell’azienda;
  • La redazione del DUVRI è di competenza del Committente dell’appalto.

 

 

Articolo a cura di Renato M.G. Sarlo

 

 

Per altre utili informazioni per la sicurezza nella tua azienda visita il nostro sito, noi di Grimani Consulenze abbiamo servizi dedicati ad ogni esigenza.

Sei già iscritto alla nostra Newsletter? Compila il form qui sotto per non perdere tutti i nostri aggiornamenti.

 



Author: Giorgio Grimani
Aiuto le imprese ad evitare sanzioni dagli enti di controllo tecnici | QHSE | RSPP | DPO

Lascia un commento